martedì 11 febbraio 2014

#5

Aurora,
qui piove.

Mi sono allontanato dal riparo per poterla assaporare appieno.
E lei è rumorosa, oh sì. E' come se il mondo ti abbracciasse. Un abbraccio fresco, materno.
Che ti rende parte del.. di..

E' un bene, per te, che sia andato via. Non vi era posto per me, in nessun luogo.
Ho temuto di poterti infettare col mio male.
Mi parli di lotta, ma se ci penso non riesco ad immedesimarmi appieno nè nella vittima nè nel carnefice.
La lotta è un grido di libertà diretto a me stesso.

Viaggiare per lande sconosciute, scambiare qualcosa con le genti.
Saper fare qualcosa che possa donare felicità e gratificazione agli altri e di conseguenza, in modo giusto, a sè.
Imparando in ogni luogo e da ogni stralcio.

Il fatto che la nostra vita non abbia alcun senso non è una giustificazione. Anche ad uno sguardo poco attento risulta evidente come, in quanto misura di ogni cosa, non possa risultare priva di valore. E' necessario, poi, uno sguardo ben più vigile, cosciente e lucido, per assaporarne appieno l'essenza.
Nella sua assurdità nasconde la magia, nel suo completo tracotante mostra il suo fascino.

Lei è la nostra unica occasione per esistere.
A prescindere da cosa questo può significare nel suo perdurare, questo concetto è d'importanza totale.

Religione e Scienza non hanno mai salvato nessuno dalla Verità.
La morale, con l'etica e le superstizioni, sono irrilevanti. Lo sono fintantochè non sono considerate come una visione che mette l'Uomo davanti a delle scelte e, ancor più importante, al centro della Verità evidente:
esso non è speciale nei confronti del tutto com'è allo stesso tempo il tutto stesso.
La Natura, con le sue dinamiche, suona la sinfonia umana con lo stesso impegno con il quale soffia su di un monte, lo stesso identico impegno con il quale nella stragrande maggioranza dello spazio e del tempo essa non fa assolutamente nulla che possa essere percepito da noi medesimi.
Questa visione può risultare demotivante solo sinchè non diviene illuminante:
se siamo qui ad esistere come specie, se esistiamo relativamente ad un qualche effetto domino che si è originato chissà dove e chissà quando, dovremmo realmente preoccuparci di ciò?

O magari dovremmo semplicemente lavorare in coesione ad una sinergia d'intenti?
Sradicando le erbacce, coltivando il meglio; respirando e gridando; con violenza e pace; unione e scelta, popolo ed individuo.
Questa è la mia lotta.

Prenditi cura di te.

N.

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